Intervista a Ausilia Vistarini sulla 24 H di Finale Ligure
- Mtb life
- 14 giugno 2010
La 24ore di Finale ha qualcosa di particolare per te? oppure le 24ore di assomigliano un po’ tutte?
Ho corso in questi anni tutte le 24ore del panorama italiano e alcune 24ore in Europa ma quella di Finale rimane per me “LA 24 ORE”! Nulla a che vedere con le altre seppure molte di questo siano davvero molto ben organizzate o abbiano location molto belle…Finale è magia, è adrenalina, è passione, è pura gioia di pedalare….l’atmosfera che si respira qui non l’ho mai trovata in nessun altra endurance, perchè qui la gara è un contorno seppur davvero travolgente….qui anche la fatica dei 400 metri di dislivello su di un giro di 11 km è “meno fatica”…il percorso è splendido e dona squarci mozzafiato in ogni ora del giorno: dalle assolate ore del pomeriggio al sopraggiungere del tramonto,al rosa che pennella il cielo all’alba …..e poi un’esplodere di fioritura tutt’intorno!
Il giro è davvero mozzafiato, tecnico e selettivo, divertentissimo, sembra di essere su di una giostra…
e poi attorno la festa, la gioia di stare insieme a condividere un weekend di emozioni e birre….per citare una pubblicità “Finale è senza prezzo”
Ho letto un articolo dove si parlava dell’illuminazione particolarmente efficace usata da alcuni concorrenti… può fare la differenza sul serio?
In un percorso come quello di Finale è fondamentale avere un impianto di illuminazione più che buono: i passaggi sono molto tecnici e senza luci adeguate può diventare anche pericoloso…io per fortuna sono appoggiata da Waridi che mi ha fornito di un impianto con il quale vedo meglio che con i fare della mia auto!!!!
A Finale è quello che mi ha permesso di guadagnare con la mia Crisp singlespeed il terzo posto dietro la tedesca Muller e alla mia amica Ilaria che correvano geared…Per le altre 24 ore, almeno in Italia, il discorso è diverso: alcune sono addirittura interamente illuminate, scelta che io non condivido perchè toglie molto del fascino legato ad una gara di questo tipo.
E’ il caso della 24 ore di Idro dove ho corso il fine settimana passato.
**Visto dove si è svolta la gara, hai ceduto alla tentazione della focaccia?
Oppure hai seguito un’alimentazione più salutista?**
La sera che precede la gara come d’abitudine con gli altri amici monomarcia ci si trova per una cena pantagruelica “Alla grotta” , una trattoria “incastrata” dietro le Manie, dove si mangia ogni leccornia possibile cucinata dalla Signora , che poi durante la gara, nella notte, si può ritrovare a bordo ciurcuito fare il tifo a tutti i concorrenti!!! Durante la gara ho ceduto alla tentazione di mangiare una salamella a mezzanotte in uno dei punti di controllo della Protezione civile e bevuto un bel bicchiere di birra all’alba dagli amici Marco&Elena….come resistere alla tentazione? Per il resto ho mangiato formaggio grana e barrette.
Non avendo esperienza di questo tipo di gare, mi viene da pensare che la carenza di sonno sommata alla fatica potrebbero avere strani effetti sul fisico e sulle menti dei partecipanti…. a cosa pensi durante tutto quel tempo passato in sella? ti vengono mai idee strane?
Beh..in un percorso come quello di Finale tutto quelllo che sta intorno è così bello che “si gode” semplicemente del momento senza pensare a nulla….su altri tracciati, come quello dove ho corso la settimana scorsa a Idro, che io non amo perchè si svolge prevalentemente su asfalto ed è molto breve, cerco di “staccare il cervello” , e concentrarmi solo sul gesto senza pensare a nulla…alienante ma efficace!
Adesso ti saluto…volevo ricordare a tutti gli amici che la 24ore di Finale organizza il 11 e 12 settembre la 24 ore di Milano con l’intento di ricreare un po’ della magia che aleggia in riviera sulla montagnetta di San Siro!!! Sarà sicuramente una bella festa
Questa intervista è di proprietà di Turbolince, Daniela Zuccoli, Ausilia Vistarini.