Valmalenco – foto e testi Graziano De Maio
Siamo sui laghi di Campo Moro. Si raggiungono da Chiesa Valmalenco, direzione Campo Franscia e salendo ancora per Campo Moro. In alto, in corrispondenza della parte nord del bacino si trova il Rifugio Bignami da cui parte la lunga discesa.
Il giro è fattibile in 2 modi. Il primo prevede di salire a campo Moro in auto, fare l’anello del lago e ridiscendere in macchina. Il secondo prevede di partire da Campo Franscia e fare 6km di piacevole salita su asfalto per arrivare a Campo Moro e iniziare l’anello del lago. In questo caso potremmo poi tornare da Franscia con un sentiero enduristico-trialistico tecnico difficile ma mai esposto. Nel mio caso ho optato per un mix, salendo in auto a campo moro e poi scendendo fino a Franscia grazie al fatto che la macchina l’ha portata giù la mia compagna. Qui la Traccia Gps.
Dovrete spallare la bicicletta per 300/400 metri di dislivello e la discesa non è per gente che ha le vertigini.
Ecco una breve descrizione dell’anello intorno al lago: dalla diga subito su piacevole e pianeggiante sentiero panoramico per qualche centinaio di metri. Poi 10 minuti di bici a spalla permettono di oltrepassare una stretta valletta. Da qui sentiero enduro che scende vicino alle sponde del lago passando da una bellissima area incavata nella roccia (vedi video sotto). Ancora un. bel sentiero in costa super panoramico con vista sul ghiacciaio a sbalzo (la vedretta di Fellaria).
Le cose ora cambiano e il sentiero, pianeggiante con dei su e giù si fa impedalabile. Tutta la parte nord del lago è da fare così…non in salita ma con portage. Superata questa parte il sentiero si impenna per raggiungere il dosso su cui è adagiato il Rifugio Bignami; qui saliamo con la bici in spalla, con estrema calma e pazienza. In un’ora circa siamo al Rifugio. La vista è spettacolare. Il sentiero parte senza indugio proprio dalla piana del rifugio; dire se sia facile p difficile è complesso perchè dipende dalle proprie skills. Consiglio di guardare il video sotto per farsi un’idea. Il sentiero è lungo e piano piano vi avvicinerete alla diga. Una piccola risalita in gradini e poi il sentiero precipita giù bruciando l’ultimo dislivello in breve tempo. Arrivati alla diga di campo moro la missione è compiuta.