Self Guided Moutain Bike Tour in solitaria
- Mtb life
- 8 settembre 2010
- Report di Elisabetta Bertok e il suo Dreilander Tour in solitaria
4 giorni, 4 tappe tra Alpi Italiane, Svizzere e Austriache
6738 m di dislivello | 198 km | Scheda info e prenotazioni | Forum sul Dreilander | Report 2010
Ed ecco che si parte! E vaaaaai!!!
E’ l’alba e io sono già in piedi…non voglio perdere nemmeno un minuto di questa giornata: l’euforia e l’energia che provo alla partenza del mio Mtb tour sulle Alpi in solitaria sono qualcosa di unico e incredibilmente bello!
Lascio in macchina le ultime cose superflue, che mi serviranno solo quando tornerò alla normalità…giusto il tempo di osservare un parcheggio ancora deserto che presto sarà riempito dai turisti.
Conosco molto bene la prima tappa, Livigno-Scuol, e il Passo Cassana (o Pass Chaschauna, come dicono i Livignaschi!) e questo mi permette di scattare decine di foto prendendo tutto il tempo che voglio.
L’energia è davvero molta, ma si sa! Sul Cassana si spinge parecchio la bici… Pensate sia un problema?! Macchè!!! E i falchi e le marmotte se ne stanno lì in posa per chi allora? In realtà l’unica questione rimasta aperta sono gli spaghetti del Rifugio: ogni volta che passo di qua il menù è lo stesso…mah?! Mi sa che ci devo tornare a pranzo prima o poi. Saranno così buoni?!
Ok, primo step: Rifugio Cassana.
Giusto la solita foto di rito e la sfilatina di bike, rispondo ai 400 “Hallo!” e riparto…fantastico.
Guadagnare un passo è sempre una bella sensazione, non importa quante volte l’hai fatto. Ogni salita è diversa perchè tu sei diverso. Puoi essere euforico, allenato, stanco, triste…e ogni salita ti racconterà un pò di te stesso. Non scappi!
Per quanto mi riguarda, oggi sono proprio felice…
E cosa mi racconta invece la discesa? Che, come tutta la lunga fila di bikers che mi precede a piedi, devo fare ancora taaaanto bike park!!! Eh! Eh!
E adesso free ride!
La valle che si apre ai miei occhi è un posto incantato: il single trail percorre un prato infinito lungo un ruscello e poi una mulattiera attraversa boschi, boschi, boschi e ancora boschi.
Sono proprio fortunata se penso che la giornata di sole mi regala colori e profumi che raramente sento in città.
Continuo a percorrere la lunga discesa e mi lascio vivere da ogni emozione….“wind in my hair I feel part of everywhere..”
Un bel pranzetto e un mega-gelato con tanta panna montata (non è una gara, me lo posso permettere io!!! evvivaaaa!!!!) e si prosegue lungo la valle.
Che bello sarebbe fare un tuffo…mah?! perchè no? Portatevi il costume, eh!!!
E cos’altro dire?! Cerco di fare il pieno delle sensazioni che mi offre la natura e di fissarle bene bene nella mia memoria…Al cuore, al contrario, non si comanda e infatti il mio è già partito alla grande per questo posto stupendo!
Cambiare vita?
Non so quante volte ho pensato lungo il percorso di mollare tutto e vivere qui per sempre…ho immaginato di trasformare il mio percorso quotidiano in un sentiero e la mia macchina in un trattore, la mia scrivania in un ripiano per fare la torta di noci…
Ma poi, alla fine di tutto, ho capito che mi trovavo esattamente dove volevo essere…CARPE DIEM! Ho inchiodato la bici e ho iniziato a rotolare sul prato…e ridevo amici, ridevo come una bambina!!!!
E adesso mettiamo un pò da parte la poesia per gioie un pò più terrene!!! Mi vivo infatti al 100% tutte le amenità offerte dall’albergo: piscina, sauna, cena da vero nababbo ciccione, cortesia unica del personale!!! Caspita!
La Val d’Uina
Il giorno dopo sono in pista di nuovo all’alba: non sto più nella pelle! Oggi vedrò la Val d’Uina!!!
Giusto il tempo di ammirare Scuol e digerire la golosissima colazione…mmm..sento ancora il gusto del caffè caldo dopo il risveglio vacanziero :)
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E si riparte!! Qualche km lungo il fiume a manetta** e inizia la mitica salita allo Schlinigpass, che mi farà attraversare la Val d’Uina per arrivare alla Valle di Slingia e poi in Val Venosta.
Inizio a salire con un gruppo di ragazzi ma non riesco a tenere il loro passo…io voglio fare le foto!!! eh, eh, vale sempre come scusa :)
Sì, esatto, proprio lassù devo andare…
Achtung!
Ecco, ci siamo: da qui le bici si portano in spalla!!! Come vedete il mio sguardo è decisamente “disteso”.
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Ehi!!! Ma qui si fanno certi incontri :)**
Donne fatevi avanti: vi sfido a trovare uomini più affascinanti dei bikers!
Bene, ora Signore e Signori richiamo la vostra attenzione, è arrivato il momento magico, quello che aspettavo da un sacco di tempo: il sentiero scavato nella roccia della Val’Uina!!!
Lascio che le immagini si commentino da sole!
Il tesoro nascosto
Ehm, sì, sì, lo so che sono in montagna…ma quando entro qui dentro mi sento in un film di pirati!!! e il tesoro dov’è??????
Dai, forza, seguitemi!!! La compagnia che si è creata salendo è davvero piacevole.
Ed ecco il regalo che offre la Val d’Uina a chi l’ha percorsa: prati, prati e ancora prati verdi..
E un fantastico single trail! Così si fa!!! Yeah
La Val Venosta
Dopo un’infinita discesa e un pò di free ride (che sono andata a scovare sulla mappa) la ciclabile della Val Venosta mi accompagna a Nauders.
La parola “ciclabile” non fa per voi?! No, non dovete preoccuparvi! I rimanenti 40 km di percorso regalano ancora emozioni: grandi paesaggi e bellezze naturali convivono perfettamente con quanto ha costruito l’uomo.
Pochi posti mi regalano così grande fiducia in un futuro nel quale l’armonia tra società e ambiente sarà possibile. Passare in punta di piedi…ecco cosa dobbiamo fare.
Verso S-Charl
Il terzo giorno è quello più difficile per le mie gambe, ma come una vecchia grande attrice di Hollywood sorrido sempre!!! No, scherzo…non serve recitare: un’altra fantastica giornata di soleee!!!
**
Oggi devo ritornare a Scuol e percorrere** la Val S-charl, raggiungere il Pass da Costainas e quindi Santa Maria. Scopro che esiste una gara che unisce due delle mie tappe in una: la National Park Bike Marathon, 135 km e 3743 metri di dislivello in un giorno. Mi convinco quindi che nella vita tutto è possibile…
Nel pomeriggio mi sembra di essere Frodo nel suo passaggio dalla Contea a Mordor, in quanto il meteo non è favorevole, ma l’atmosfera è a dir poco sfidante.
Anche la Val S-scharl si commenta da sola…
Ed infine la questa traversata si conclude nel migliore dei modi, trascorrendo la serata in allegria all’Hotel Stelvio…la storia del suo mitico gestore romano de Roma parte a intervalli regolari nella mia mente: mollare la metropoli e sposare le montagne…
E la Forcella di Forcola?!
Il risveglio al mattino successivo è scandito dai rintocchi del vicino campanile: esattamente sette, come i samurai!!!
Massimo è una guida mtb fantastica e con l’evidenziatore mi disegna sulla mappa dei single trail non segnalati, grande!
Oggi devo infatti affrontare il Passo Umbrail e la mitica Forcella di Forcola per ritornare a Livigno. Il primo è una tipica tappa da road bike, ma devo dire che affrontarlo è stato ugualmente un onore, in quanto si tratta certamente di una “tipica” ma allo stesso “mitica” tappa dei grandi tour.
**
Vabbè….non ho scampo, devo ammetterlo:** ho perso tutte le foto dell’ultima giornata…ovviamente quella più dura e spettacolare…non vi dico il dispiacere.
Sono entrata in una nuvola appena sotto la forcella di Forcola e quando sono ritornata nel mondo dei vivi la forcella era lì davanti a me…un’emozione unica, ve lo giuro!!!
Mi sembrava davvero di “tenere stretto stretto in tasca il mondo”, non potrei immaginare una descrizione migliore…sentirsi così piccoli dà sempre un significato nuovo alle cose della vita.
E vabbè niente foto, ma quel posto è lì…e resterà lì ancora per mooooolto tempo dopo di me :) :) :)
E che aggiungere sulla Val Trela? Basta se vi dico che per me è il miglior single trail delle galassie conosciute?
Incontro anche un gruppetto che mi scorta fino alla conclusione del mio Tour
Commiato…
Pubblico un sorriso per salutarvi e per ringraziarvi di avere letto tutto il racconto…mi tocca rifare tutto da capo per portavi le foto???
Nooo, dai…per una volta chiudete gli occhi e provate a immaginare…in quest’epoca di “google-immagini” non lo facciamo quasi più!
Il vento, l’aria fresca, il silenzio, la solitudine estrema…e intorno a noi le signore montagne con le cime innevate…che senza dire una parola ci ricordano qual è il nostro posto..
Ovviamente lo ricordano a chi prova ad ascoltarle :) …eh già!
Buon Dreilander tour a tutti!!!!
Mottolino!
P.S. Pensavate infine che non concludevo con un pò di sano free-ride???
Servizio trasporto bagagli, accoglienza e qualità Hotel, paesaggi e sentieri stupendi, chiarezza sentieri e mappe.
Road Map migliorabile.
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