Ragazze in mountain bike: intervista a Elisa Canepa

Intervista a Elisa Canepa

E’ campionessa di varie discipline gravity, accompagna i biker sui magnifici trail del Finalese e nel tempo libero fa la controfigura nei film horror…
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Elisa Canepa, che si è dimostrata molto simpatica e disponibile a rispondere alle domande del Grizzly.

Nome: Elisa
Cognome: Canepa
Soprannome: Eli-Ca
Cibo preferito: tutto a parte il minestrone!

foto elisa canepaimma
Elisa Canepa per Brux - Brux migliora le tue performance

 Qual’è stato il momento culminante della tua carriera fino ad ora?
Ogni gara è diversa e tutte sono nel bene  o nel male rimaste impresse, ma quella decisamente che mi ha sorpreso di più è stata nel 2008 in Canada, a Bromont. Ero entrata nel panico per colpa di un salto mal riuscito, la pista era al 60 % fatta di salti, così decisi di fare la qualifica senza saltare, ma solo spingendo nelle altre parti. Non avrei mai scommesso che in quella circostanza sarei riuscita a qualificarmi e poi a concludere 13esima. Questo mi ha insegnato che non serve fissarsi su un passaggio difficile o su un salto, basta andare a tutta in tutti gli altri punti e sicuramente qualcosa di buono verrà fuori.

Come è nata la passione per la mountain bike?
Per gradi, la mia prima discesa non mi è piaciuta molto, avevo paura senza protezioni, poi sucessivamente iniziai a pedalare e da lì riscoprii il fascino della discesa e della mtb in generale!

Come hai iniziato a gareggiare?
Alcuni amici mi consigliarono di gareggiare, allora mi buttai subito ad allenarmi e feci la mia prima gara a Pieve di Teco e andò molto bene, arrivai seconda con una bici da 130 di escursione.

Quali sono i tuoi obiettivi della stagione 2010?
Vincere la maglia italiana in downhill e 4x, vincere il circuito di super enduro, ed essere convocata in nazionale per l’europeo e il mondiale.

Cosa diresti per incoraggiare una ragazza ad iniziare a praticare downhill?

Iniziate da bambine o ragazze, sarà tutto più facile e troverete il tempo di appassionarvi alla mtb e al mondo delle gare. Per chi ha iniziato tardi consiglio di girare il più possibile per imparare e migliorarsi, magari con i tanti corsi di mtb che si organizzano, ad esempio il prossimo sarà il 23 maggio proprio a Finale Ligure, con un maestro di eccezione ovvero Enrico Dalfitto.

Perchè secondo te la mountain bike non decolla tra le ragazze italiane come invece accade in altre nazioni?
Ragazze che vanno in mtb ce ne sono,  grazie alla mia attività di risalite nel finalese ne vedo ogni giorno, siamo sempre una minoranza in questo sport da maschi, però è un inizio. Il vero problema è che poche hanno il tempo, la voglia e le possibilità per affrontare una stagione di gare. Molto spesso le ragazze iniziano tardi, io ad esempio ho iniziato a 18 anni, quindi si deve iniziare a dividere la mtb con università o lavoro o famiglia, questo diventa molto problematico.

Come si sentono i tuoi familiari quando ti vedono sfrecciare in sella alla tua mtb giù per i sentieri a tutta velocità?
Mi conoscono bene, è  da quando sono bambina che sono iperattiva, ero sempre ad arrampicarmi da qualche parte o a saltare, le cose normali non mi sono mai piaciute quindi ho un buon allenameno alle spalle. Le cadute in bici non sono molto diverse da quelle che facevo da bambina, quindi si preoccupano, ma relativamente.

Visto che per te la mountain bike è un lavoro, riesci ancora a trovare il piacere di stare in sella?
Da quando ho comprato la mia prima bici ogni uscita è stata divertente e soprattutto uno svago dalla vita quotidiana, solo l’anno scorso c’è stato un periodo che avevo altro per la testa e andare a gareggiare stava diventando stressante, quest’anno invece sono più tranquilla, tutto è perfetto e finalmente ho la collaborazione di una persona speciale, e la voglia di andare a gareggiare è a 1000!

Un po’ di gossip: chi è il più simpatico dei pro e chi il più antipatico?
Devo dire che quelli con cui ho avuto un pò di contatti si sono dimostrati sempre molto gentili e simpatici, tipo Mick Hannah, Fabien Barel, Gee Atherton , Sabrina Jonnier e ovviamente gli atleti del mio ex team Playbiker!

Cosa staresti facendo oggi se non avessi mai iniziato ad andare in mountain bike?
Penso che sarei comunque a lavorare con i miei, magari farei dei viaggietti nei week end, mentre andando in bici non ho mai tempo.

Cosa starai facendo tra 10 anni?
Spero di avere una famiglia, magari continuare nel mondo della mtb attraverso il servizio di freeride shuttle, ma sicuramente sarei troppo vecchia per continuare con le gare.

Il tuo miglior pregio.
Uhm…. Questo non lo posso dire io…

Il tuo peggior difetto.
Un pò testona…

Qual’è stato il consiglio più importante che tu abbia mai ricevuto?
Non li seguo i consigli, al 99% faccio di testa mia, se poi proprio sbaglio allora qualche cosiglio dalla mia mamma lo accetto.

Qual’è il tuo consiglio alle ragazze che non riescono a frenare con un solo dito?
Uhm… Cercare poco alla volta di mollare i freni nelle parti dritte, oppure spegnere il cervello e buttarsi.

Qual è la tua location preferita per girare e perché?
Ovviamente i sentieri vicino al mio paese: Pietra Ligure, nell’entroterra Finalese ci sono una marea di sentieri di tutti i livelli e praticabili tutto l’anno, magari venite a provarli con il mio shuttle.

3 cose da portare su un’isola deserta piena di trail entusiasmanti:
Una Msc Hunter, una tavola da surf e il mio ragazzo!

Descrivi la tua giornata di riding perfetta.
Con gli amici e raidare fino a quando si hanno energie. 

La cosa più bella di una gara di downhill?
L’adrenalina prima e dopo la manche decisiva o ovviamente la vittoria meritata.

La cosa più brutta di una gara di downhill?
L’agitazione e l’ansia da tenere sotto controllo, quando ci riesco poi la gara ve bene, ma se non riesco a controllarmi è difficile spuntarla!

L’ultimo pensiero che ti frulla nella testa al cancelletto di partenza.
Mi ripeto “stai calma” o “molla i freni”… E poi mentre scendo continuo a farlo. Se vedo che vado troppo fuori dal limite e faccio degli errori comincio a dirmi “vai piano vai piano”, se vedo che sto scendendo bene e sono pulita mi dico “resisti e non cadere”. 

Per un appuntamento galante con Gee Atherton: tacchi e vestitino attillato o Five-Ten e maglietta Troy Lee Design?
Siccome con le Five-Ten e l’abbigliamento Troy Lee ci sono vestita quasi tutti i giorni, per un appuntamento galante opterei per un paio di jeans, una maglietta e un paio di stivali carini. Il vestito lo uso una volta all’anno a ballare, ma non troppo attillato!

E’ più brutto Steve Peat o Brendan Fairclough?
Decisamente Brendog!

Sei alla fine di una giornata di gravity pesante: birra gelata o Diet Coke?
Ovviamente Birra!

Chi vuoi salutare o ringraziare?
Ringrazio Turbolince ovviamente (ndr, ringraziamento estorto subdolamente…), e tutti i miei sponsors per il sostegno:

AREA B : MSC BIKE-TROYLEE -MAGURA- GOMME ONZA - CERCHI KORE
FREERIDE : ELKA SUSPENSION -MRP - GOODRIDGE - ODI - STRAITLINE
BITE BRUX - SMITH - ABUSIVO - COMUNE DI PIETRA LIGURE- FERRIANI SICUREZZA - VALENTE - MAVELA MARMI - DAKINE

Ps: Visitate il sito www.elicaride.com

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