Coppo dell'Orso
Collelongo – S.Elia – Rifugio Coppo dell’Orso – Fonte Astuni – Villavallelonga - Collelongo Regione: Abruzzo Provincia: AQ Altezza max: mt.1924 Altezza min: mt.889 Ascesa accumulata: 1259 Km: 36 Tempo: 4 ore e 30 minuti Tipo: All Mountain Difficoltà: alta GPS: si Difficoltà tecnica salita/discesa * : OC / OC * scala delle difficoltà tecniche CAI Escursione che impegna molto sia in salita che in discesa, dislivello notevole con tratti da affrontare a spinta ed anche in discesa ci sono passaggi da fare a piedi. Pendenza massima in salita del 46,78% ed in discesa del 48,12% ci fanno capire che alcuni tratti sono da classificare come “Cicloalpinismo”. Nonostante la fatica, posso affermare con certezza, che vale la pena fare questo giro che ci appaga con i paesaggi, assolutamente stupendi, del Parco Nazionale d’Abruzzo e con una discesa di circa un’ora, che per gli amanti della velocità, risulta la giusta ricompensa per la sudata fatta in salita. ROADBOOK: Partenza da Piazza Municipio a Collelongo. Si inizia immediatamente a salire per Via Mal Passo, seguendo le indicazioni per S.Elia, giriamo a destra su Via S.Rocco Superiore. La strada asfaltata ci porta in quota fino a quota 1540 s.l.m. dove, al valico, giriamo decisamente a sinistra per una ripida discesa che ci porta in località S.Elia. Seguitiamo lungo la strada sterrata che, con alcuni saliscendi, ci fa guadagnare quota fino ad una radura dove, trovandoci di fronte a Monte Breccioso, lasciamo la strada girando decisamente a sinistra su tracce poco evidenti. Arrivati a ridosso di una zona di fitta vegetazione, scendiamo dai nostri destrieri e li cominciamo a spingere per la salita alla nostra destra. Attraversiamo una zona franosa piuttosto esposta e svalichiamo una cresta. Da qui si procede con difficoltà su un fondo poco ciclabile che ci costringe spesso a procedere a piedi. Arriviamo a 500 metri di distanza, in linea d’aria, dal rifugio Coppo dell’Orso. Ci separa una cima che possiamo scalare con le bici a spalla, sia in salita che in discesa, oppure possiamo traversare il fianco del monte su uno stretto sentiero, molto esposto, che ci porta al rifugio in linea quasi retta. Noi abbiamo scelto la scalata e ci siamo poi pentiti perché, tutto sommato, se ne poteva anche fare a meno. Certo che il panorama, a 1900 metri di quota, offre una prospettiva che se avessimo scelto la via più breve, ci saremmo sicuramente persi. Giunti al rifugio è doveroso rifocillarsi, scattare qualche foto e godersi la pace della montagna. Riprendiamo la discesa lasciandoci alle spalle l’ingresso del rifugio. Come ci infiliamo nella boscaglia ci accorgiamo che è impossibile procedere in sella e quindi, perdiamo quota seguendo il sentiero sepolto dalle foglie, fino a che la pendenza ci consente di risalire sulle bici. La discesa è un vero spasso e dopo molto sottobosco si imbocca una strada sterrata, utilizzata dalle imprese boschive. Ad un certo punto, prima di un tornante a destra, abbiamo trovato una pericolosa e poco visibile catena tesa per chiudere la strada. Subito dopo si incrocia la srada che porta, verso sinistra, a Fonte Astuni. La prendiamo e dopo una breve salita arriviamo al fontanile dove possiamo reidratarci. Seguitiamo per la strada che, ancora in discesa, ci porta a Villavallelonga. Se si capita nella stagione estiva consiglio a tutti di fermarsi al bar su Piazza IV Novembre, di fronte ai “Lavatoi”, per assaggiare il gelato artigianale che ritengo sia il migliore della Marsica. Da Villa seguiamo la Strada fino al punto di partenza a Collelongo.