Como - Parco della Spina Verde anello completo

    Il giro prevede di fare un tour completo del parco della Spina Verde, un parco bello proprio sopra la città di Como, con parecchie testimonianze storiche e culturali e panorami incredibili. Le guide lo danno come un giro semplice per famiglie, ma dipende da quali sentieri laterali uno prende: un giro tranquillo si può trasformare in un giro freeride in un baleno! Il tracciato infatti è ricco di varianti che passano per mulattiere e sentieri in forte pendenza come si vede dal profilo altimetrico, molto acciottolati e scavati dalla pioggia. Si parte dalla stazione e si va in direzione sud a dx della stazione, fino a trovarsi sotto il forte Baradello. Si inizia a salire, ma presto la strada si interrompe per una grossa frana che impedisce di seguire il tracciato originale, decisamente più facile. Ci si trova quindi costretti a prendere una variante: salire fino al forte per la via direttissima, che non è per nulla ciclabile. Il risultato sono 20 min con la bici in spalla su per una salita piena di gradoni. Siamo comunque ad inizio giro e la fatica ancora non si sente. Arrivati in cima la vista dal forte è comunque fenomenale. A questo punto tramite una ripida discesa a gradoni ci si può ricongiungere con la rete di sentieri del giro originale. Il percorso è quasi tutto in ombra ed i sentieri sono decisamente puliti e ben tenuti. In grossa parte in questo tratto di percorso si segue il sentiero delle Rimembranze. Il primo punto di interesse lo troviamo sul lato esposto a sud del M.te Caprino ed adiacente al percorso, l’area degli scavi archeologici di Pianvalle. Il secondo punto panoramico lo incontriamo alla Croce del Monte Croce, una grossa croce che domina Como e di notte è illuminata ad essere precisi è la croce di Sant’Eutichio, ottavo vescovo di Como, che spesso veniva qui a pregare. Il panorama su Como e ramo del lago è molto suggestivo. Seguendo sempre i cartelli per S.Fermo della Battaglia, si prosegue ed il sentiero, dopo un inizio tranquillo, scende velocemente fino ad incrociarsi con la strada asfaltata presso Via 27 Maggio. All’incrocio si va dritti e si affronta la seconda tappa in salita del giro, la salita al Monte Sasso. Qui la parte di maggiore interesse sono i resti delle opere della Linea Cadorna, opera della prima Guerra Mondiale e naturalmente il panorama sul lago. Arrivare in cima al monte non è un grosso problema, ma a partire dalla cima il percorso non è proprio facile, la discesa è ricca di sassi molto scavata, in alcuni tratti costringe a scendere dalla bici. Giunti in fondo alla prima discesa il percorso devia a destra in direzione dell’Abbeveratoio un abbeveratoio per gli animali, parte della linea di trincee. Il percorso continua a scendere rapidamente con un terreno che obbliga alla massima attenzione, per la presenza di sassi sporgenti che tendono a deviare la traiettoria della bici e per la forte pendenza. Il percorso nell’ultimo tratto diventa però meno ostico e tramite una parte recentemente rifatta si ricollega all’asfalto. A questo punto il percorso di ritorno è tutto su asfalto. L’unica nota riguarda la via 27 Maggio già incrociata prima: ora la dobbiamo imboccare ed è una discesa veloce in contromano, particolarmente stretta all’inizio. Occorre fare attenzione alle auto in arrivo. Rapidamente comunque si giunge alla stazione dove il giro termina. Il percorso seppure di poca elevazione è un ottimo allenamento per affinare la tecnica di guida ed il fiato: alcuni tratti sono decisamente difficili e rimanere sempre in sella è un impresa a parte la deviazione causa frana. Le salite sono brevi ma a tratti intense, con pendenze anche del 40% vedi profilo altimetrico. Maggiori informazioni storiche sul parco le potete trovare qui: http://www.parks.it/parco.spina.verde.como/pun.php

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