[Extreme] Scoprire l'Outdoor a 45 anni
- Mtb life
- 28 dicembre 2016
Ho le prove, cominciare uno sport outdoor a 45 anni si può, anzi è proprio il momento giusto per riappropriarsi di sensazioni fisiche e mentali positive! Sì proprio così, prima che sia troppo tardi!
Non voglio raccontare bugie, il fisico non ha più la reattività dei vent’anni
Ma è lo stile di vita tipico del nostro tempo, sedentario e passivo, che ci fa sentire più vecchi, stanchi ed acciaccati del necessario. Pensiamo per esempio ai giri al centro commerciale o in centro, alle necessità che stimolano e a quanta frustrazione provocano. Gli stereotipi di bellezza che assorbiamo dai media fanno il resto. Ci ammazzano.
Non scherzo, chi di voi non ha quest’esperienza?! Cerchio alla testa, mal di schiena nella zona lombare e difficoltà a digerire il cibo mangiato nel caos. E l’umore grigio, l’insoddisfazione che accompagnano l’incredibile spossatezza di una domenica pomeriggio inconcludente. E’ un attimo finire a passare ore ad osservare l’aspetto degli altri e sentirsi inadeguati.
Come possono procurarci benessere pensieri di questo tipo?!
Se vi piace l’aria aperta, l’aria frizzante, l’aria salmastra, il profumo di un bosco, l’odore del fieno e quanto altro ancora offre la natura gratis, prendete atto di questa inclinazione e fate la cosa giusta! Assecondatela. Tanto più se qualche volta potete permettervi di lasciare la città e i suoi parchi e godervi un bel paesaggio.
Uscite dalle palestre se non riescono a darvi stimoli veri, duraturi e se la vivete come l’ennesimo obbligo! Fate cross fit al parco piuttosto che vivere lo sport solo in palestra. In famiglia o da soli, in compagnia o in coppia, ce l’avete una bici qualsiasi no!? Due bastoncini ed un paio di scarpe comode? Scarpe adatte a correre? Cominciate da quelle e programmate un giro fino dentro al parco Lambro che poi girerete in lungo al largo, anche al parco Nord, perché no? E via così.
Con l’aiuto della rete troverete buona compagnia ed itinerari nuovi, mano a mano più impegnativi.
Al crescere della resistenza e della forza deciderete cosa preferirete e di conseguenza vi sceglierete la VOSTRA disciplina, quella più adatta alla vostra indole. In modo naturale. In poche settimane potreste cambiare radicalmente prospettiva e finire con l’andare in palestra volando ma per essere più allenati per le sfide outdoor!
Non mollate alla prima difficoltà!
Io ne sono la prova! Non l’avrei mai detto ai tempi delle prime uscite in mountain bike che si sono svolte tra Carugo-Montorfano e nel Parco di Monza.
La mountainbike e le sue sfide mi hanno fornito la giusta motivazione e ora una volta a settimana riesco ad uscire dal letto alle 6.15 ed andare in palestra. Sono bastate due volte ed è diventata una piacevole abitudine!
Quello che per me più conta però è che mi ha dato uno strumento mentale in più per superare le mie paure, le stesse della maggior parte di noi.
Riesco ad andare oltre la fatica e godermi il viaggio quasi sempre dall’inizio (il momento della sveglia non è ancora indolore e forse non lo sarà mai).
So controllare i pensieri negativi che si affollano quando devo spingere i pedali e i muscoli fanno male o il battito sale. E questa disciplina si replica nel quotidiano e mi rassicura, in fondo alla fatica ci sono io, sempre solo io e una ricompensa che si paleserà in forma di soddisfazione, di panorama, di tonicità di allegria e di tranquillità.
Vi dirò di più. Ero arrivata a non guardarmi più volentieri negli specchi, era un problema complesso, chiaro che non si liquida con una scampagnata fuori porta ma, prima di tutto, restare in movimento e quasi ogni fine settimana raggiungere gli amici per arrampicare è stato il volano che mi ha portata fuori dal dolore e dalla tristezza. Il movimento mi ha fatto prendere decisioni in linea con i miei desideri e la mia natura, fino a trovare un nuovo amore, la mountain bike giusta e altri amici ancora.
Sane abitudini, questo ci chiedono corpo e mente.
Chi teme di dover rinunciare ai vecchi giri stia tranquillo, farete ugualmente shopping ma mirato: la maglia tecnica termica, il pantalone adatto, le scarpe proprie dello sport scelto. L’attrezzatura pian piano, magari usata sui mercatini on-line. Vi godrete i film o i telefilm che amate, tutto ciò che amate resterà più vivo di prima. Tutto godrà del vostro rigenerarvi attraverso fatica e costanza.
Dimenticherete la noia se è un sentimento che talvolta vi permea e dimenticherete progressivamente anche il vostro aspetto che non vi soddisfa perché starete sudando e vi sentite bene.
Che lo sportivo sia ossessionato dall’immagine di se è uno stereotipo, se non lo volete non lo sarete.
Se poi col vostro entusiasmo coinvolgerete a qualsisi livello la famiglia, metterete a letto bambini allegri e stanchi, avrete donne con muscolatura tonica, uomini più virili e berrete una buona birra artigianale senza sensi di colpa.
Soprattutto sorriderete perché gli sport outdoor sono prima di tutto uno splendido gioco.
Tornerete bambini alla seconda curva sullo sterrato in discesa, sentirete l’eco delle scorribande, vi ritroverete nelle stesse garette e strappetti con amici veri, immaginari o virtuali grazie alle app che ci connettono tra sportivi.
Sorridere fa bene, mantiene giovani, sorridere sudando è top.