Anche grazie alla fortuna letteraria di cui ha goduto, sulla scia dei libri di Bruce Chatwin e Luis Sepulveda, la Patagonia si è imposta nella fantasia dei viaggiatori come una delle ultime ed estreme destinazioni da conquistare. Gli spazi immensi e disabitati, i deserti ventosi, le cime di granito, le balene, i pinguini, i fiordi della costa cilena, i piccoli villaggi sulle Ande, sono riusciti a fecondare l’immaginazione di quanti si mettono in viaggio alla ricerca di solitudine e lontananza, per sperimentare in prima persona la sensazione di trovarsi alla fine del mondo.In questo incredibile paesaggio, a volte ostile e selvaggio, ogni incontro è possibile. Discendenti di antichi popoli indigeni, mandriani solitari, famiglie di allevatori e contadini, discendenti di coloni europei, giovani guardaparco, viaggiatori, sognatori. C’è anche una Patagonia alla portata di tutti, capace di sorprendere per l’ospitalità dei suoi abitanti e per la straordinaria bellezza dei luoghi piuttosto che per le temerarie sfide che la natura selvaggia propone. Ed è quella che viene proposta dall’agenzia VENTIDELSUD (www.ventidelsud.eu) che organizza delle avventure in mountain bike guidate da esperti bikers e profondi conoscitori di questa regione, attraverso le terre dell’estremo sud.Per il mese di marzo viene proposto l’itinerario “REGIONE DEI LAGHI” (14 giorni – 700 km), che si snoda attraverso la regione settentrionale della Patagonia argentina e cilena, in uno scenario dove dominano sterminate foreste sulle pendici della Cordigliera andina, grandi laghi, montagne imponenti, pascoli verdissimi e coni vulcanici ricoperti da un bianco manto di neve.Si parte da San Carlos de Bariloche e si costeggia il bellissimo Lago Nahuel Huapi, che bagna l’omonimo parco nazionale, fino a raggiungere la sponda settentrionale dove si trova l’esclusiva località di Villa La Angostura, nei pressi del famoso parco nazionale Los Arrayanes, che conserva un bosco puro di arrayan, una rarità botanica a livello mondiale.Si imbocca la sterrata “strada dei 7 laghi” per raggiungere il bellissimo lago Traful e quindi, attraverso il Passo Cordoba, si giunge a San Martin de los Andes, porta di accesso al Parco Nazionale Lanìn. Una giornata è dedicata a percorrere i panoramici sentieri del parco, attraverso i territori delle comunità indigene Mapuches. Si prosegue attraverso il parco per raggiungere il confine ed entrare in territorio cileno, fino alla località turistica di Pucòn, sulle rive del grande lago Villarrica e ai piedi dell’imponente omonimo vulcano. Il percorso attraverso il Parco Nazionale Villarrica è davvero spettacolare e ci porta a conoscere una delle più selvagge e intatte foreste di araucaria. Il rientro in territorio argentino avviene in battello, sul lago Pirihueico, fino a rientrare a San Martin de los Andes. Un’ultima tappa ci riconduce al punto di partenza dopo aver percorso quasi 700 chilometri di strade sterrate e sentieri, in un ambiente incontaminato e dai paesaggi spettacolari.Per maggiori informazioni: VENTIDELSUD, www.ventidelsud.eu, tel. 347 3231714