Daniela Zuccoli di Turbolince intervista la mountainbiker Ausilia Vistarini e ci fa scoprire un personaggio davvero entusiasmante, una vera esperta di Long distance in Mtb, vincitrice della 24 ore di Rupholding in Germania (in solitaria ovviamente) e con una esperienza davvero notevole in gare estreme.
"…mi sono divertito e commosso nel leggere l’intervista ma ho anche trovate interessantissimi spunti pratici…"
Graziano – Trbln
Ausilia Vistarini
Classe 1971
Highlights
…Rampitour, Dolomiti Superbike, Saraceni, Tour dell’Assietta, Naturaid 700km, Parigi-Brest-Parigi di 1200km, 1001miglia di 1600km, Londra-Edimburgo-Londra di 1400 km
…quante ore su 24 sarei riuscita a pedalare? Faccio un piano: avrei pedalato due ore e poi due ore di riposo.
…né una brandina,né un sacco a pelo,né cibarie….totally incosciente
…insomma invece di andare dallo psicoterapeuta per cercare di superare tutte le mie paure, ho scelto di pedalare
…la vittoria del Campionato mondiale di 24Ore nel 2008 a Rupholding in Germania.
…e poi son sempre dell’idea che "Là c’è la Provvidenza"..
…e mangiare con dei local o dormire sul ciglio della strada durante una randonnee!!!
…formaggio grana, piccoli paninetti con prosciutto,baci di dama,carne secca …
Ciao Ausilia! Prima una breve presentazione per chi non ha letto il tuo intervento sul forum di Turbolince: quanti anni hai ? Da quanto tempo vai in mtb e come hai cominciato?
Ciao! Mi chiamo Ausilia e ho compiuto quest’anno 39 anni.Vivo a Lomello,un piccolo paese immerso fra le risaie in provincia di Pavia:qui la prima salita la troviamo a 15 km ed è …il cavalcavia dell’autostrada! Ho iniziato ad andare in bici intorno al 1996. La motivazione? Ero stanca di trascorrere lente domeniche pomeriggio in birreria o nel solito pub…così con Stefano, il ragazzo con cui uscivo all’epoca, ho iniziato a far qualche uscita in bici.Fino a quel momento per me percorrere i 6 km che mi portavano al paesetto vicino e ritorno era già un successo!..mi vergogno a dirlo ma sia alle scuole medie che alle superiori ho sempre avuto l’esonero dall’ora di ginnastica! Conosco per caso durante un’uscita in collina Virginio Pinato che aveva una piccola squadretta, un gruppo di amici che correvano le gare di cross country provinciale e qualche gran fondo.
La mia prima mtb? Una decathlon da primo prezzo da 19", abbondantemente più grande della mia taglia. La prima gara? La gran fondo del Mottarone: ultima classificata nel tempo limite! Praticamente avevo fatto tutte le discese a piedi!
Che tipo di attività fai ora?
Da quella prima gara sono passati diversi anni..dalle garette di cross country ho fatto un po’ tutte le gran fondo del calendario intorno agli anni 2000-2004:quelle del Rampitour,Dolomiti Superbike,Saraceni,Tour dell’Assietta fra le più belle ma senza nessuna velleità di classifica: portavo con me la macchina fotografica e mi prendevo i miei tempi….poi scopro per caso un volantino:"Prima edizione della 24Ore della Val Rendena".Incuriosita carico la bici in auto e parto senza la benchè minima organizzazione, desiderosa di mettermi alla prova: quante ore su 24 sarei riuscita a pedalare? Faccio un piano:avrei pedalato due ore e poi due ore di riposo. N aturalmente non ho con me nulla:né una brandina,né un sacco a pelo,né cibarie….totally incosciente….Primo giro:buco e mi rendo conto di non aver portato nemmeno una camera d’aria e la pompa!!!!
Come hai cominciato con le gare?
Così è cominciata la mia avventura nel mondo delle endurance …da quel 2003 molti km sono passati sotto le mie ruote….all’inizio eravano praticamente solo un paio di ragazze (io e la mia grandissima amica Elena Marchi) a cimentarci in queste prove….con il passare degli anni il numero delle girls è progressivamente aumentato…
E’ cambiato il tuo approccio nel corso degli anni?
Nel corso degli anni è cambiato anche il mio approccio….all’inizio per me partecipare alle 24ore era da un lato un momento di festa per ritrovarsi con un gruppo di amici che nel frattempo si era formato provenienti un po’ da tutta Italia e dall’altro uno strumento di analisi…insomma invece di andare dallo psicoterapeuta per cercare di superare tutte le mie paure ( a partire da quella del buio) e le mie debolezze ho scelto di pedalare:pensavo che se fossi stata così forte da superare una grande fatica fisica avrei avuto la forza di vincere anche tutte le difficoltà e le paure della vita quotidiana che io non so affrontare tanto facilmente…questo mi ha portato a cercare di spingere sempre più in là i miei limiti …a pedalare per 24ore di seguito e e ad ottenere quello che per me è stato un grande risultato sportivo:la vittoria del Campionato mondiale di 24Ore nel 2008 a Rupholding in Germania.
Le 24 ore sono gare piuttosto particolari… le hai corse da sola oppure in gruppo?
Non ho mai corso le 24ore in gruppo proprio perché per me sono sempre state l’occasione per "sfidarmi e sfogarmi"..con il carattere che mi ritrovo ,in gruppo mi sentirei troppo "in dovere" di una prestazione e non all’altezza….voglio che almeno l’andare in bici non mi crei tensioni e sia sempre per me un momento di liberazione e gioia….confrontarmi solo con me stessa mi rende libera di fare quello che mi fa star bene senza condizionamenti…
Come ti prepari? Immagino seguirai programmi di allenamento ben precisi, anche visto il livello delle tue attività.
Ecco il punto dolente!!!non mi preparo!!!!la mia unica preparazione consiste in due ore di spinning settimanale che faccio senza sella…purtroppo per impegni di lavoro (Collaboro con due studi commercialisti: la mattina lavoro in uno ad una trentina di km e il pomeriggio-sera in un altro a 5 km da casa)e familiari( casa da gestire e la mia fantastica tribù formata da una cagnolona e sei gatti) non riesco proprio a trovare il tempo per fare qualche uscita…e poi così non uscendo mai durante la settimana mi viene una grandissima voglia di pedalare nel weekend! Inoltre non ho proprio la testa per seguire programmi e tabelle di allenamento! Voglio che l’andare in bici rimanga sempre per me senza condizionamenti e doveri….le 24ore mi sono servite in questi anni come "allenamento" per affrontare prove più impegnative come il Naturaid (gara no-stop che si svolge in Marocco della lunghezza di circa 700km sulla catena dell’Alto Atlante in completa autosufficienza) e i brevetti randonnè come la Parigi-Brest-Parigi di 1200km, la 1001miglia di 1600km e la Londra-Edimburgo-Londra di 1400 km..
E per la Iditarod (gara che si corre in Alaska a febbraio, una delle più dure al mondo) come ti prepari? Ci racconti che tipo di gara è?
L’Iditarod è nota per essere la competizione no-stop più estrema al mondo. Si corre ogni anno in Alaska una settimana prima della più nota Slegdog sullo stesso percorso che può essere di 350 o 1100 miglia. Sono ammessi solo 50 partecipanti in tutto il mondo che possono percorrere il tracciato o a piedi,o in mtb o con gli sci. Le condizioni sono estreme, si è in completa autosufficienza , le temperature sono intorno ai meno 40 gradi e le bufere di vento e neve possono essere davvero terribili: due anni fa un concorrente italiano (Alessandro Da Lio) ha salvato una ragazza alaskana che aveva già i bulbi oculari ghiacciati ! Io ho avuto il grandissimo onore di essere fra i prescelti, prima ragazza italiana a parteciparvi e spero prima europea a finirla! Naturalmente tutti i prossimi mesi saranno per me di preparazione fisica. Ho conosciuto via internet Tracy Petervary la fortissima ragazza americana veterana dell’Iditarod e lei mi ha detto che occorre "rinforzarsi"fisicamente facendo pesi e duri allenamenti non in bici. Bisogna abituarsi a spingere una bici carica perché può essere che in gara lo si debba fare per centinaia di km!
Passando invece alla passione per i viaggi in mtb, quali sono i posti più belli che hai visto?
Ogni viaggio in bici è un’esperienza straordinaria ed unica….qualche anno fa ho conosciuto Emanuela Misciglia che ha creato"Women desert ride": istruttrice di spinning e pilates con questa formula Emanuela ha voluto dimostrare che un gruppo di donne"normali" poteva vivere un deserto in bici ….così con WDR sono stata in Marocco,nell’Acacus in Libia e nel Wadi Rum in Giordania…con gli amici della Uisp ho partecipato invece al Tour della solidarietà fra Senegal e Mali…con gli amici di "Bici d’Italia in Africa" abbiamo portato 1000 biciclette in Burkina Faso…i brevetti randonneur mi hanno permesso di pedalare qua e là in Europa e di conoscere la meravigliosa Italia.
Come ti sei organizzata per questo tipo di viaggi?
Il mio bagaglio è sempre ridotto al minimo indispensabile…pochissimi capi ma molto tecnici…e poi son sempre dell’idea che "Là c’è la Provvidenza"..ho un grandissimo spirito di adattamento così non ho mai avuto problemi a fermarmi in un villaggio berbero e mangiare con dei local o dormire sul ciglio della strada durante una randonnee!!!
Mi incuriosisce molto il tipo di mtb che usi, una singlespeed, ce ne parli?
Un paio di anni fa mi sono scoperta a non aver più tanti stimoli per correre le 24ore:le mie avversarie (Ilaria Balzarotti , Margherita Beltramolli,Anna Mei) erano divenute anche le mie migliori amiche..difficili trovare motivazioni…così mi sono inventata di correre in singlespeed, cioè con una bici con un solo rapporto…mi si è aperto davanti un nuovo modo di vivere le endurance, di nuovo potevo tornare a sfidare me stessa prima delle altre ragazze:la gara era solo portare al di là il limite e vedere qual’era il mio gap nei confronti di tutti gli altri che correvano invece geared…e questo mi ha donato un’altra grandissima soddisfazione: nel 2009 ho vinto il Circuito italiano delle 24ore proprio con la mia Crisp monomarcia …e poi il mondo del singlespeed è ancora puro e non contaminato…tieni conto che nelle gare che organizzano si ha un primo e tutti gli altri sono secondi pari merito!! C’è ancora molta spensieratezza e condivisione… come mi piace dire :"One speed-one life"!(vedi www.single-speed.italy.com)
Ti piace smanettare sulla bici oppure ti limiti al minimo indispensabile?
Direi che so fare il minimo indispensabile per non restare a piedi! Cambiare una camera d’aria,sistemare la catena e poco più….
Domanda forse ovvia: come fai a conciliare il lavoro con la mtb?
Durante la settimana la mtb rimane solo nei pensieri e a casa del mio compagno vicino a Venezia!….ciò mi permette di concentrarmi sul lavoro …sono libera professionista,così mi tocca di lavorare sodo anche fino a sera tardi da lunedì a venerdì, per "ritagliarmi" il fine settimana con Sebastiano e la mia Crisp.
Quali sono i tuoi programmi per il 2010?
Di certo qualche 24ore anche se non ho ancora deciso se correre tutto la Cup,naturalmente in monomarcia;a fine giugno il Naturaid Trentino gara no stop di 400 km in coppia e poi in agosto parteciperò al Mongolia Bike Challenge gara di 1400 km a tappe in una terra tanto lontana e per me affascinante e sconosciuta.
Qua e là farò dei brevetti randonneur come il 600km Verona-PassoResia-Verona a fine luglio.
In Italia di donne che vanno in mtb non ce ne sono tantissime… secondo te c’e’ qualche motivo particolare?
Me lo sono chiesto tante volte e non ho trovato alcuna risposta….ho delle amiche che corrono su strada e che mi dicono che la mtb è troppo tecnica …bah…..io d’altro canto ho una repulsione per la bici da corsa …secondo me da un lato le ragazze sono intimorite dai compagni oppure dal "fango"…non so…so solo che io cerco il più possibile di trasmettere la mia passione a tutte le ragazze che incontro….è così bello pedalare con la pioggia in faccia ,o vedere l’esplosione della fioritura in primaverao,assaporare il sole caldo sulla pelle e una birra fresca a fine giro in estate….il piacere delle piccole cose…è questo che dona la bici…..
Hai un compagnia più o meno fissa per i tuoi giri?
Nel mondo delle 24Ore e al Naturaid c’è la mia grandissima amica Ilaria Balzarotti,su strada ho percorso molti km con Angela Zizza,figura storica del mondo delle randonnee, nei viaggi una nuova grande amica è Elena Massarenti grande viaggiatrice (Vi invito a visitare il suo sito Wld Track)
Ci dici un tuo pregio e un tuo difetto?
Non so se sia un pregio o un difetto:cerco di vivere ogni giorno come fosse l’ultimo.
Per i lunghi giri in bici, meglio le barrette (che pero’ alla lunga stufano) oppure cibi piu’ casalinghi?
Nei lunghi giri in bici ho imparato a portare con me cibi "che mi diano soddisfazione" : formaggio grana,piccoli paninetti con prosciutto,baci di dama,carne secca …solo un paio di barrette proteiche che mi costringo a mandar giù per non distruggere troppo i muscoli!!
Come ti immagini tra 10 anni?
C’è una canzone di Jovantti che dice " come una bicicletta che va sopra la collina in salita a fatica e poi giù come a planar fra mille girasoli fra tutti quei colori"…mi piace pensarmi così !!
Chi vuoi salutare e ringraziare?
Beh voglio ringraziare te e Turbolince….se queste mie parole possono far venire solo anche un " grammo di voglia di pedalare"io vi devo ringraziare per questo spazio….. e poi permettimi di approfittarne per ricordare Franca:lei è stata una straordinaria viaggiatrice su due ruote, straordinaria donna biker che il destino ci ha portato via – voglio che lei possa vivere ancora in ogni colpo di pedale che farò.
Questa intervista è di proprietà di Daniela Zuccoli – Turbolince – Ausilia Vistarini, ogni riproduzione, anche parziale, può essere concessa solo dopo esplicita richiesta ad una delle parti.