Voglio condividere la mia esperienza in merito all’eterno dubbio Flat o Spd nella scelta dei pedali per la Mtb.
Che poi di eterno dubbio non si parla visto che negli ultimi 5 o 6 anni (ora non ricordo bene) ho usato solo pedali Spd senza avere nessun dubbio. Io faccio Enduro, All Mountain e qualche granofondo.
Ho usato i pedali Flat nel primo periodo in cui ho iniziato ad andare in mtb e poi ho capito subito che “quelli bravi” non usavano i pedali normali ma quelli a sgancio.
Quindi se volevo anche io avere un approccio serio alla Mountain Bike dovevo passare ai pedali Spd; ho usato vari modelli di pedali Spd ma sempre Shimano, alla fine usavo questo modello. Questo anche se non erano le gare XC o Granfondo la mia passione ma l’enduro e l’All Mountain.
Effettivamente a parte le prime uscite dove “essere agganciato” era imbarazzante e dopo essermi abituato ho dimenticato i pedali flat e mi sono persuaso che potevo anche io essere uno serio 🙂 così ho usato gli spd per molti anni e ho convinto molte persone a passare agli spd.
Sono passati un pò di anni e ormai in DH ed Enduro è difficile trovare un pedale Flat.
A parte per i super principianti che sono terrorizzati dagli spd è di comune accordo che gli spd rendono tutto più facile. Il piede agganciato mi permetteva di non pensare a come posizionare il piede in salita, mi permetteva di non pensare alla possibilità di perdere il pedale in passaggi veloci e scassati (radici o rocce) in discesa perdendo il controllo della bici con il rischio di volare via. Il pedale agganciato mi dava la sensazione di maggior performance nella pedalata. Non c’era motivo di usare i flat. Mi aiutavano a non pensare alla posizione…non pensare…. e se questo “non pensare” fosse deleterio?
Nella primavera del 2018 decido che voglio migliorare la mia tecnica a 360 gradi, in discesa e insalita. Lo dico sempre all’inizio della stagione, preso dall’entusiasmo e come fanno molti di noi inizio a studiare, leggere e informarmi. Incappo in più di un articolo (mi piace leggere sui siti americani e inglesi perchè mi sento più cool e internazionale) in cui si parla di “pedali flat per imparare bene la tecnica” e questo inaizia a suonarmi bene, poi vengo a conoscenza dei corsi online di Ryan Leech e la sua “The 12 ride flat pedals challenge“.
Sull’onda di un piccolo problema di infiammazione alla pianta del piede dovuto alla scarpa che si era deformata e che facevva in modo che caricassi tutto il peso in unico punto invece che scaricarlo anche sulla gabbia del pedale spd decido di mettere i flat.
Leggendo e approfondendo scopro che molti considerano la guida con il pedale SPD una guida addormentata (a livello di uso di piedi oviamente).
Non mi rompano le palle i guru della mtb dicendo che loro con gli spd usano i pedi in modo perfetto…beati voi vi dico, io no.
Mi spiego meglio con alcune affermazioni che mi hanno colpito che arrivano da diverse persone e diversi siti direi autorevoli.
Eppure in DH ed Enduro ormai si vedono solo SPD, solo Sam Hill fa qualcosa in Enduro con i Flat. Eppure fonti autorevoli spiegano che il fenomeno che si è innescato è il seguente: vi è stata una corsa agli SPD perchè vincevano…tutti si sono spostati sugli spd e quindi è venuta a mancare la statistica di confronto…parliamo di moda, tendenze, spinta delle case produttrici. Come fai a sapere se piace di più la coca cola o la fanta se in quel bar non vendono la fanta? Potresti dire che la fanta non si vende in quel bar perchè tutti vogliono la coca…ma siamo sicuri che sia così? C’è da rifletterci, parliamo di marketing.
Consideriamo anche, quando leggiamo questa affermazione che gli atleti in DH ed Enduro hanno maturato una tecnica sopraffina, non hanno più necessità d imparare e ragionano su piani che, a noi comuni mortali, sono sconosciuti in termini di performance e necessità…pensiamo agli “SPD importanti per i rilanci” e alla vittoria di Aaron Gwin in Austria con la catena rotta.
Ho deciso quindi di riprovare i pedali flat optando per una combo pedale/scarpa serio (DMR Vault e 5.10 Freerider Pro) e grazie al corso di Ryan Leech ho imparato che andare con i flat ha delle regole ben precise e si basa su una serie di concetti che sono alla base della guida della mtb.
Ho quindi iniziato il mio nuovo approccio ai flat in modo molto serio sia in salita che in discesa. La cosa che mi hanno colpito subito sono state:
Per ora nei passaggi veloci e rotti o nei cambi di pendenza o sui saltini sono un pò preoccupato e la mia mente va al pedale ma sono convinto che questo migliorerà sempre di più e penso che ne valga la pena.
Lavorando sulla tecnica in discesa, sulla posizione dei talloni, gambe e corpo sto smettendo di pensare ai piedi che possono staccarsi dai pedali e inizio a sentirmi una cosa unica con la bici ma non perchè sono attaccato a lei meccanicamente ma perchè mi muovo con lei.
Oltre ai DMR Vault dui cui parlavo sopra ho deciso di ordinare dagli USA una coppia degli ormai famosi pedaly Catalyst progettati dall’azienda Pedalling Innovation. Puoi ordinarne un paio direttamente da loto sito ufficiale. Sono pedali innovativi più lunghi di un pedale normale che stanno riscuotendo un grande successo grazie all’efficacia sia in pedalata che in fase di guida. Abbondano online recensioni postitive e testimonianze di persone che li acclamano come i migliori pedali Flat.