E’ da un po’ di giorni che cerco di elaborare quanto vissuto, ma solo una volta rientrata nella “normalità” a pieno regime riesco a visualizzare le istantanee di un evento con pochi rivali.
Tutto nasce dall’invito di un’amica pazza, la pazza Nicoletta, quei pazzi di cui dovrebbe essere più pieno il mondo per essere più sorridente e colorato. “Mi accompagni a Cogne alla SSWC?! Dai, non farmi andare da sola!”
e in un battito di ciglia mi ritrovo iscritta al Single Speed World Champion. Si, esatto: single speed.
Mi sono chiesta molte volte che senso abbia pedalare con un unico rapporto, ma fino a Cogne non l’avevo mai colto appieno. L’unica esperienza precedente era stata quella del SSIT, il campionato italiano di questa specialità, dove mi sono ritrovata iscritta dopo il secondo bicchiere del vino di “Paisà”. Eh si, il single speed ha i suoi riti, i suoi tormentoni: il vino di Paisà, la soppressata di Claudio, i dolci siciliani alla mandorla di Cane Morto…perché ogni incontro e’ una festa e la gara e’ solo una scusa per condividere insieme la stessa passione a due ruote.
Non c’è classifica, non c’è punteggio, non ci sono regole se non l’essenza assoluta delle 2 ruote senza tanti fronzoli: no cambio, no doping se non la birra, e se porti un vecchio telaio in acciaio senza sospensioni va pure meglio.
non troverai le griglie ma dovrai cercare di rimontare al più presto la tua amata bicicletta!! Per l’orario….si parte quando siamo pronti.
Be’, se sei proprio il re assoluto quello che ti capita non sono nè spumante nè medaglie: e’ un bel tatuaggio che ti identificherà per sempre come il grande single speeder di questa pazza tribù ….
Ami pedalare con la musica? Non devi fare altro che mettere una bella radio a palla nella borsa. Ti sei sempre sentito una “lei”? Ottimo, via libera a boa e lingerie! Ami i polizieschi? E’ il momento di indossare la tua divisa. E se ti piacciono gli animali il repertorio e’ lungo…
Per gli indecisi puntiamo sul minimal con un bel paio di mutande.
Io ho realizzato il sogno nascosto di indossare il drindl come una perfetta tirolese…non potevo sentirmi più Heidi di così!! La domanda che mi hanno fatto tutti e’ stata “come hai fatto a pedalare con la gonna?”, ma vi assicuro che per chi ama scendere con minimo 160 di escursione e’ stata la mancanza della forcella a preoccupare di più!!
Bene ora arriva il bello. Qui non ci sono le federazioni a decidere questo o quel posto…qui il Paese ospitante si decide sul campo!! Tre giornate di scontri a fuoco (pixie bike, lancio della bici, staffetta…) hanno decretato che ci rivedremo tutti in Alaska nel 2014!!!
Un sincero ringraziamento va prima di tutti gli altri a Ian Solo che mi ha fatto correre con la sua storica Voodoo scattante come un ermellino; poi a Femore che e’ riuscito a incastrarla con altre 4 bici nella sua macchina; a Michela e Marco per essere così solari; al grandissimo Yoda e i suoi soci valdostani che hanno messo in piedi una favola; a Cane Morto con il suo entusiasmo senza pari nella condivisione di questa passione e gran finale alla pazza Nicco che mi ha fatto scoprire questo mondo fantastico!
I nomi delle persone che porterò nel cuore sono tantissimi…Ausilia, Yoghi, Tibia, Carolina e Marcal, Jamie, Protorre, Stratos, Lupo, Gorillaz….e tanti tanti altri.
Un pensiero speciale a Ociodesotto che ha saltato il turno per la polmonite dell’anno….!!