7 Bike Park in 15 days
- Mtb life
- 10 settembre 2010
Freeride Tour - 7 Bike Park in 15 days
Estate 2010 - 7 bike park: Les 2 Alpes - Alpe d’Huez - Mongenevre - Les Gets - Morzine - Champery - Morgins
di Graziano De MaioNota: non sono un mago del Freeride, sono un biker medio quindi le mie impressioni sui bike park, le difficoltà e le conclusioni sono da considerare in virtù di questo, Graziano
Les 2 Alpes allegra e Cool
La prima tappa è Les Deux Alpes, una località che ha superato le mie aspettative sia per la bellezza del paese che per le piste da Freeride e gli scenari Alpini, ma entriamo nel dettaglio.
Entrando in paese si respira immediatamente un aria di festa e allegria, creperie, pub, negozi di bici, paninoteche si alternano una dopo l’altra tutte molto carine e accoglienti.
Per le strade ragazzi in Skate, mountain bike e gente vestita da sci con lo snowboard in spalla.
Mi reco all’ufficio del turismo e scopro che alloggiare a Les 2 Alpes è davvero economico, potrei stare in una stanza per 18 euro a notte ma opto per uno dei tanti Hotel 3 stelle per 35 euro al giorno con colazione.
Siamo a ferragosto e tuttavia non è un problema trovare una stanza !
La mattina successiva sono pronto per testare le piste e i sentieri, starò qui circa 3 giorni.
Ci sono circa 6 impianti aperti e molti tracciati per tutti i livelli, quello che ho apprezzato è la possibilità di raidare in ambienti non artificiali ma sentieri montani molto suggestivi, la pista La Fee e la Tweet sono bellissime, la Diable non è da meno.
Allegra, economica, ricca di piste per tutti i livelli, molti impianti aperti alle Mtb, bellissimi negozi di Mtb con cose particolari, economica anche per mangiare.
Nessuno in particolare.
Alpe d’Huez e il tracciato della Megavalanche
Alpe d’Huez dista solo un’ora da Les 2 Alpes e ci arrivo in tarda mattinata.
Al contrario di Les2Alpes non è un paesino raccolto e caldo ma è uno grande Ski Resort, l’ambiente è roccioso e non vedo boschi e prati.
Molti Hotel sono chiusi e l’ambiente è un pò desolato, ma io sono qui con un solo obbiettivo fare il tracciato della Megavalanche che da 3.300 metri di quota scende fino ai 1600 di Alpe d’Huez.
E’ una pista segnalata come nera, molto lunga (circa 1 ora di discesa) che sinceramente vorrei non fare da solo per vari motivi.
Alla prima salita di ricognizione conosco subito Bertrand che insieme a Alex ed Eric stanno salendo per scendere da una pista nera e chiacchierando mi dicono che dopo pranzo vorrebbero fare la Megavalanche, perfetto.
Raidiamo un pò insieme e pranziamo insieme e nel pomeriggio saliamo sulla prima cabina e poi sul secondo troncone che ci porta a 3.300 metri in un ambiente oserei dire inospitale !
Scattiamo alcune foto e diamo un’occhiata al panorama, dall’alto si ha una visuale del primo pezzo del tracciato che è chiaramente una pista da sci perfettamente innevata !
Si parte ed è subito da ridere, stare in sella è impossibile ed ognuno trova la sua tecnica, piano piano la neve lascia il posto a un sentiero roccioso in un ambiente lunare.
Un passaggio che merita di essere menzionato è quello sul ghiacciaio, si pedala per 300 metri su una lingua di ghiaccio, in pianura ovviamente.
Non avevo mai messo i piedi su un ghiacciaio e farlo con la bici è stato emozionante.
Non è neve, è proprio ghiaccio, un enorme e spesso massiccio di ghiaccio azzurrino.
Da qui inizia poi una lunga cavalcata in discesa, divertente e poche volte tecnica.
Tutto ad un tratto le rocce lasciano il posto all’erba, il sentiero continua a scendere fino ad Alpe d’Huez.
Bello il tracciato Megavalnche, bella la piscina all’aperto in centro paese.
Costosa, molti Hotel chiusi, un pò desolata, piste tutte tecniche.
Alla scoperta di Les Gets e Morzine
Les Gets e Morzine sono famose ormai in tutta Europa ( o nel mondo ?!) scopriamo quindi perchè !
Il peasino di Les Gets è davvero carino, raccolto, piccolo con gli impianti che partono direttamente dal paese.
Il costo per dormire è decisamente superiore a Les 2 Alpes, qui si parte da 55/60 euro a notte con la colazione, mentre per Les 2 Alpes si trova anche a 35.
Le piste sono tante e belle, un luna park del freeride anche se a fine stagione le trail pump (le fosse che si creano sul sentiero causate dalle frenate) sono molto accentuate e fastidiose, avrebbero potuto lavorare un pò di più alla manutenzione.
Da Les Gets si può scendere a Morzine con bellissime piste Blu, Rosse e Nere e risalire per tornare a Les Gets unendo i 2 Bike Park.
Ma non solo, per chi ama l’All Mountain e vuole pedalare un pò, qui si può trascorrere una giornata passando attraverso altre località come Chatel, Morgins e Champery utilizzando i collegamenti sia pedalati che con gli impianti.
Si arriva quindi a coprire un area davvero vasta, tutto questo si chiama Les portes du Soleil.
Grazioso il paesino, tanti biker in giro, tante piste, allegria e birra.
Piste non tanto manutenute a fine stagione.
Un salto a Champery e Morgins
Mi sono spostato con l’auto per trascorrere 2 giorni a Champery sede dei prossimi campionati del mondo.
Il paesino era semi-vuoto a causa dell’imminente inizio delle scuole in Svizzera, una grande cabina rossa parte ogni 30 minuti portano turisti e biker dal paese alla cima della montagna.
Dal top partono poi altre seggiovie, famoso il sentiero chiamato La Gran Conche lungo il quale stavo per investire una marmotta.
Mi è piaciuto il fatto di poter fare un grande giro arrivando fino a Morgins tornando indietro su sentieri e sterrate e poi mi è piaciuta la sterrata che riporta a Champery, una strada bianca facilissima e non divertente ma molto panoramica e ricca di scorci.
Fango fino alle mutande che non va via nemmeno sfregando!
Il pannello di Champery.
Panorami, vastità dei sentieri, tranquillità
Paese poco allegro senza locali e vita serale, problemi determinati dal Franco Svizzero, pochi parlano Inglese, non economica come Les 2 Alpes, talvolta gente poco simpatica.
Freeride a Mongenevre
A Mongenevre ci sono stato il weekend successivo al mio rientro dalle vacanze ma lo inserisco comunque in questa recensione.
Sono finito a Mongenevre dato che Sauze d’Oulx era già chiuso (il 10 Settembre già chiuso !!!) ma è stata una piacevole scoperta.
Mongenevre si trova praticamente sul confine tra Italia e Francia mezz’ora di auto dopo Sauze.
Un paesino piccolissimo, con un negozio di Mtb molto carino, una seggiovia e qualche alberghetto.
Le piste mi hanno davvero reso felice, non era in funzione il secondo troncone e non oso immaginare che bello che dev’essere ma mi è bastato il primo troncone.
Ero con Elisabetta ed entrambi ci siamo resi conto a fine giornata di non avere un minimo di male alle mani, il motivo, piste fluide, tenute benissimo, divertentissime.
Tantissime passerelle, salti e saltini.
Piste ben tenute, strutture a portata di tutti, gente cordiale ed ospitale, economica.
Nulla da eccepire
Conclusioni
Dunque, sia che siate da soli o tra amici, se potete, prendete la macchina, caricate la bici e partite.
Se siete in famiglia tanto meglio, a Les 2 Alpes ci sono parchi giochi per bambini, laghetti dove passeggiare, negozi e ristorantini.
Andiamo nei Bike Park Italiani !
Viva i Bike Park Italiani, da Livigno a Sauze d’Oulx, da Pila alla Val di Fassa, Caldirola, Cimone, Bardonecchia e via cosi !
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